Il progetto, iniziato nel 2004, ha inteso costituire un archivio sulla stampa di traduzione privilegiando i repertori di area toscana. La selezione di alcuni tra i volumi più significativi nel panorama dell’editoria tra Sette e Ottocento, ha condotto ad una schedatura orientata sostanzialmente a mettere in evidenza e in relazione il modello iconografico con la corrispondente traduzione incisoria. Il materiale catalogato non solo ricostruisce la fortuna visiva di alcune delle più importanti opere d’arte che hanno contribuito alla storia dell’arte italiana, ma soprattutto restituisce una serie di immagini che hanno contribuito alla cultura visiva del nostro patrimonio. Nella consapevolezza di come la qualità dell’immagine contribuisca fortemente al potenziamento del nostro archivio, il progetto offre riproduzioni digitali in grado di sostenere ingrandimenti di alta scala. Tali potenzialità consentono infatti una verifica diretta della tecnica incisoria (bulino, acquaforte, acquatinta, mezza tinta, litografia) e delle convenzioni usate nella complessa trascrizione grafica dei dipinti, passaggi questi fondamentali per l’analisi della stampa di traduzione.
Dalla stampa di traduzione agli atlanti di storia dell’arte
PersonaleCuratrice
Miriam Fileti Mazza
Personale di ricerca
Martina Nastasi, Grazia Del Giudice, Valentina Catalucci
Personale tecnico
Sviluppo informatico e grafico: Andrea Ficini, Chiara Mannari
Fotografie: Giandonato Tartarelli
Fotoritocco: Daniele Leccese
Miriam Fileti Mazza
Personale di ricerca
Martina Nastasi, Grazia Del Giudice, Valentina Catalucci
Personale tecnico
Sviluppo informatico e grafico: Andrea Ficini, Chiara Mannari
Fotografie: Giandonato Tartarelli
Fotoritocco: Daniele Leccese
Finanziamento Istituzionale SNS